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nidi in famiglia Treviso

Foto: Donnie Ray Jones @ Flickr

Nidi in famiglia Treviso: in questo post racconto come avviene l’accoglienza di un nuovo bimbo a Nidovè?® – nido in famiglia.

Nidi in famiglia Treviso

Ines Foffani, titolare di Nidovè?® Clicca per il profilo Linkedin

Utilizzo  la parola accoglienza per indicare quello che si solito si chiama inserimento. In un precedente post ho raccontato quando programmare l’accoglienza, dato che, dopo la nascita, c’è anche l’esigenza di pensare al rientro al lavoro.

Ai genitori che non hanno ancora le idee chiare sul momento in cui informarsi di un servizio di nido in famiglia consiglio quindi di leggere il post Quando programmare l’accoglienza al nido in famiglia. Qui di seguito invece racconto come avviene l’accoglienza  e quanto tempo occorre.  Poi mi soffermerò su come sono andate le recenti esperienze di accoglienza.

Quanto dura l’accoglienza ai nidi in famiglia Treviso

nidi in famiglia Treviso

Foto: Donnie Ray Jones (wonderful pictures, Donnie!)

Cominciamo quindi a parlare di tempi. L’accoglienza di un bambino in un nido in famiglia può richiedere dai 10 ai 15 giorni. Tuttavia l’esperienza mi ha dimostrato che i bambini non si comportano tutti allo stesso modo. I bambini non sono dei robottini già programmati. Anche se piccolini, sono delle persone con tutte le loro caratteristiche ben distinte gli uni dagli altri. Alcuni infatti mostrano un  affiatamento con il nido in famiglia già dopo pochi giorni. Altri richiedono invece un po’ più tempo del previsto. È tutto molto normale.

Come i capelli di vostro figlio non sono “medi” ma biondi o castani, gli occhi non sono “medi” ma azzurri o neri, così anche il tempo di accoglienza è diverso.  Possiamo prevederlo in anticipo? No. Sarà invece una bella scoperta osservare insieme come e in quanto tempo il vostro bimbo si ambienta. Non è un bel modo per scoprire meglio la sua personalità?

Quali fattori considerare nell’accoglienza ai nidi in famiglia Treviso?

nidi in famiglia Treviso

“Exhausted Amelia”. Foto: Donnie Ray Jones.

Quali sono i fattori che influenzano la durata dell’accoglienza ai nidi in famiglia? Conta molto l’atteggiamento dei genitori:  tanto più i genitori trasmettono al bambino serenità e fiducia, tanto più il bambino si lascerà andare con nonchalance nel distacco quotidiano. Non mi scandalizzo se qualche genitore (più spesso forse la mamma) ogni tanto prova un po’ di ansia: anch’io sono madre di 5 figli e capisco benissimo come ci si può sentire, soprattutto quando si tratta del primo figlio.

I bambini hanno un sesto senso e  sentono l’ansia dei genitori come i più grandi sentono il profumo delle patate fritte. La cosa migliore da fare è esserne coscienti e fare meglio che si può. Vorrei dire che l’ansia passerà da sola ma in realtà una cosa ancora migliore da fare è parlarne con qualcuno, con il partner, con me, con altri genitori. Una volta completata l’accoglienza, i genitori hanno la possibilità di partecipare anche agli incontri formativi con la mia coordinatrice: l’ultimo si è svolto nel mese di Ottobre 2017, ed aveva come tema la rabbia. Questi incontri durano circa un’ora, si svolgono presso Nidovè?® alle 18.30 di un giorno feriale. Ne organizzo tre all’anno, di cui almeno uno dedicato ai papà.

I primi giorni dell’accoglienza ai nidi in famiglia Treviso

nidi in famiglia Treviso

“Amelia and Reese on the Couch” di Donnie Ray Jones

Veniamo ad una breve cronaca delle giornate di accoglienza. Il primo giorno il bimbo si ferma al nido un’ora soltanto, insieme alla mamma. Cosa accade in quest’ ora? La mamma sta insieme a me e agli altri bimbi;  il bimbo può stare con la mamma o giocare con gli altri bimbi, liberamente. La mamma ed io li osserviamo, parliamo, giochiamo sedute con loro. Il secondo giorno il bambino resta al nido per circa un paio d’ore mentre la mamma si ferma solamente un po’ meno della prima ora: poi se ne va (“a fare la spesa” per esempio) e resta in contatto con me via telefono o messaggi.

Se il bimbo è traquillo può restare anche di più. Anche il  terzo giorno si svolge nello stesso modo. Il quarto giorno, la mamma si ferma pochi minuti e poi se ne va. Il quinto giorno il bimbo si ferma anche per il pranzo che è alle 12. E così anche i giorni successivi, fino al termine del periodo necessario per l’accoglienza. Terminato l’orario ridotto, il bambino comincia a fare il sonnellino al nido in famiglia e vi resta fino all’orario concordato.

Trovare dei coetanei con cui giocare facilita l’inserimento ai nidi in famiglia

nidi in famiglia Treviso

Foto: Donnie Ray Jones @ Flickr

Quanto vi ho descritto sopra è il percorso teorico che comprende tutte le possibili situazioni. Le recenti esperienze mi dicono che le cose sono andate ancora più lisce. Le accoglienze sono durate meno del previsto. Perché? I bimbi trovano subito dei coetanei con cui giocare,  e questo li mette a proprio agio e fa loro sentire meno il distacco dalla mamma. Inoltre entrano in un ambiente familiare molto simile a quello di casa. A Nidovè?® passiamo buona parte della mattinata all’aperto in giardino ed anche questo piace molto.  I genitori ci hanno messo tutto il loro impegno e si è creato quindi un ottimo gioco di squadra.

Categorie: BlogGenitori

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